Intervista all’Avvocato Paola Tuillier di Diritti del Paziente pubblicata sul settimanale “Starbene” gruppo Mondadori, il 10 agosto 2015
In ospedale non hanno mai compilato la mia cartella clinica. E’ un reato?
“Due anni dopo un’operazione, ho chiesto in ospedale la copia della mia cartella clinica. All’inizio mi hanno chiesto i motivi per cui la volevo ed erano restii a consegnarmela. Poi, si sono scusati e mi hanno riferito che, purtroppo, nel mio caso non esiste cartella clinica perché non è mai stata compilata. Possibile? Cosa mi consigliate di fare?”
Francesca, 45 anni
“No, non dovrebbe essere possibile perché la cartella clinica è un documento che garantisce la compiuta attuazione del diritto alla salute, previsto dall’art. 32 della Costituzione”, risponde Paola Tuillier, avvocato del Foro di Roma.
“Hai diritto a richiederla e non devi neppure giustificare le ragioni per cui lo fai: ti deve essere fornita e non può essertene negato il rilascio, anche a distanza di anni. Dopo le dimissioni di un paziente, infatti, viene archiviata e il direttore sanitario dell’ospedale è responsabile della sua custodia. La legge stabilisce che va conservata illimitatamente poiché, rappresenta un atto ufficiale. Mentre radiografie e altri esami diagnostici devono essere conservati per 20 anni. Per averne una copia, basta compilare una richiesta scritta, con la data e il reparto dove sei stata degente e va rilasciata entro 30 giorni. Nel tuo caso, la cartella clinica non è stata compilata e la responsabilità di questa mancanza ricade sul primario del reparto in cui sei stata operata: secondo la sentenza della Corte di Cass. Pen. n 6075/2015, il primario che non compila e non controlla l’operato dei suoi collaboratori nella compilazione della cartella commette il reato di omissione di atti d’ufficio, previsto dall’art. 328 del codice penale. Quindi rivolgiti a un penalista che ti aiuterà a scrivere una denuncia, oppure a un avvocato civilista per ottenere un risarcimento del danno, causato dal fatto illecito”.
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