Intervista all’Avvocato Paola Tuillier di Diritti del Paziente pubblicata sul settimanale “Starbene” gruppo Mondadori, il 15 dicembre 2014
“Un mese fa mi sono sottoposta a un intervento di mastoplastica additiva per aumentare di una taglia il mio seno. E’ andato tutto bene. Il medico, però, mi ha fatto firmare velocemente un modulo di consenso informato, generico e senza spiegarmi nulla. E’ corretto?”
Paola, 42 anni
L’importanza dei dettagli nel modulo consenso informato
“No, e a maggiore ragione proprio perché si tratta del consenso informato per un intervento di chirurgia estetica, che deve essere ancor più dettagliato di quello previsto per un intervento di chirurgia generale”, spiega l’avvocato di DIRITTI DEL PAZIENTE (www.dirittidelpaziente.com) Paola Tuillier del Foro di Roma
Cosa devi trovare scritto nel modulo di consenso informato
“Il documento deve contenere natura, difficoltà, rischi e conseguenze prevedibili della procedura chirurgica e descrivere nello stesso tempo anche qual è il miglioramento estetico che permette di conseguire, prospettando le effettive possibilità di raggiungere il risultato. Fretta e modi sbrigativi non sono perciò ammessi e il medico è tenuto a spiegare anche a voce ogni informazione contenuta nel consenso prima di farlo firmare, in modo da rendere comprensibile un linguaggio a volte troppo tecnico e complicato.
Ha inoltre l’obbligo di illustrare e discutere con il paziente le varie tecniche a disposizione, i tipi di anestesia con cui può essere effettuato l’intervento (con relativi pro e contro, in modo che si possa scegliere) e l’iter del post operatorio.
Solo così è garantito il diritto all’autodeterminazione, ovvero la facoltà di decidere o meno, in piena libertà e dopo aver avuto tutte le informazioni necessarie, se sottoporsi o meno alla procedura chirurgica prospettata.
E’ un diritto costituzionale e per questo, se l’obbligo di informazione viene violato e non vengono forniti tutti i dati necessari, ci si può addirittura rivalere con un’azione legale e chiedere un risarcimento al professionista, anche se l’operazione è andata a buon fine”.
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