Intervista all’Avvocato Paola Tuillier di Diritti del Paziente pubblicata sul settimanale “Starbene” gruppo Mondadori.
“Ho letto di un paziente al paziente al quale è stato asportato un rene sano anziché quello colpito dal tumore. Mi sembra un errore incredibile. Chi paga i danni?”
Debora S. Sondrio
“Si tratta di un caso di eclatante malasanità e saranno necessari precisi accertamenti per stabilire come è stato possibile commettere un errore così grave anche perché prima di effettuare questo tipo di interventi, vengono svolti esami diagnostici e preoperatori”, risponde Paola Tuillier – Diritti del Paziente, avvocato del Foro di Roma.
“L’errore potrebbe essere individuato proprio in questa fase, se per esempio, nel referto degli esami preoperatori, al rene sano è stato attribuito il tumore. Anche la fase in sala operatoria, però, non è comunque “salva”: il chirurgo avrebbe dovuto intercettare l’indicazione errata. La responsabilità può quindi ricadere sia sui medici che hanno effettuato la diagnosi, sia sui chirughi e, indirettamente, anche sulla struttura ospedaliera che risponde a titolo contrattuale, dell’operato dei propri medici dipendenti, siano essi professionisti o ausiliari. Chi rimane vittima di un errore di questo tipo può quindi rivalersi su entrambi per ottenere il risarcimento dei danni, patrimoniali e non, che in casi simili sono di entità molto rilevante in quanto, l’asportazione del rene sano comporta per la vittima la necessità di rimanere in dialisi per tutta la vita”.
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