Intervista all’Avvocato Paola Tuillier di Diritti del Paziente ( organizzazione di professionisti creata per fornire assistenza legale a chi è vittima di un errore medico e non può affrontare i costi di un procedimento civile per ottenere il giusto risarcimento) pubblicata sul settimanle “Starbene” gruppo Mondadori, il 4 Aprile 2016.
“Ho perso il mio compagno per colpa di una mancata tempestiva diagnosi. Lo hanno dimesso dal pronto soccorso, nonostante avesse sintomi di infarto evidenti: forte dolore, prima
al petto e poi alla schiena, accompagnato da perdita di coscienza e sudorazione profusa. Ho diritto a un risarcimento anche se non eravamo sposati?” Franca G.
“Si, la Corte di Cassazione ha riconosciuto il diritto al risarcimento del danno biologico, conseguente a lesioni o alla morte di una persona, a favore del convivente more uxorio e quindi a favore della famiglia di fatto o naturale”
Risponde l’Avvocato Paola Tuillier del gruppo DIRITTI DEL PAZIENTE.
La dimostrazione di stabile e duraturo rapporto affettivo puoi fornirla tramite un certificato di residenza che attesta la vostrPer ottenerlo, devi dimostrare l’esistenza e la durata di una comunanza di vita e di affetti con il tuo partner e la presenza di una vicendevole assistenza morale e materiale. Insomma, provare che la vostra relazione di convivenza aveva le stesse caratteristiche di quelle che sono proprie del vincolo coniugale.
La coabitazione e tramite il certificato storico anagrafico che dimostra da quanto tempo risiedevate insieme. Utili, per accertare l’intensità del vostro rapporto, anche eventuali testimonianze di amici e conoscenti.
Per avere il riconoscimento del danno patrimoniale per la morte del tuo convivente, invece, dovrai dimostrare
quale aiuto economico lui ti assicurava, tramite documenti (bonifici bancari, per esempio) ed eventuali testimonianze”.
di Ida Macchi
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